giovedì 12 marzo 2009

Quando il padrone si chiamava “u patrùn”… di Alfio Tarullo

…e bisognava salutarlo con la coppola in mano.

Il “cafo
ne" Giuseppe (Peppino) Di Vittorio (Cerignola, 11 agosto 1892 – Lecco, 3 novembre 1957), il sindacato dei braccianti e la Confederazione Generale Italiana del Lavoro: domenica 15 e lunedì 16 marzo in uno sceneggiato tv su Rai 1, in prima serata.

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Finalmente arriva in tv la fiction sulla vita di Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista pugliese fondatore delle CGIL, l'eterno bracciante che organizzò negli anni '20 in Puglia le grandi lotte contadine contro gli agrari sfruttatori. che ingaggiavano la manodopera nella piazza del paese offrendo pochi soldi e una ciotola di fave lesse a pranzo, nella mezz'ora di sosta, con una fetta di pane.A quel tempo le leggi in favore dei lavoratori non venivano conquistate con raccolte di firme nei gazebo in piazza, bensì attraverso le lotte nei campi e nei vigneti, con attorno, pronti a sparare, gli equestri mazzieri degli agrari. Dure lotte combattute dai braccianti di Cerignola, Canosa, Spinazzola, Andria Corato ecc.Poiché ne hanno scritto tutti i giornali, ed il film è stato presentato in anteprima alla Camera dei Deputati, non oserò qui tracciare un ritratto di Peppino Di Vittorio, fondatore del sindacato unitario CGIL, ma non ometterò di confidarvi che nel maggio 1946 –ero studentello di terza media- ebbi la ventura di ascoltare un comizio elettorale di Di Vittorio ad Altamura (Bari) in Piazza Castello, sgombrata dalle bancarelle del mercato.LEGGI TUTTO

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