domenica 16 novembre 2008

«Comunisti!» e giù botte Aggressione naziskin agli studenti

Aggrediti, insultati e picchiati da un gruppo di attivisti di estrema destra solo perché si portavano dietro un bongo. È successo nella notte a Bologna a un gruppo di ragazzi, per lo più studenti fuorisede, che passeggiavano proprio sotto le due torri. Venivano da una festa di laurea, erano stati in piazza Santo Stefano e all'altezza di piazza della Mercanzia hanno incrociato, verso le 3.15, un gruppo di una decina di «Skin» e «Nazi». Prima sono partiti gli insulti.
«Partigiani di m..., comunisti di m...». Poi, quando uno dei ragazzi ha risposto («sono comunista e ne vado fiero, i partigiani hanno liberato l’Italia») si è scatenata la furia degli skin. Pugni e calci ma anche bottigliate e colpi di sedie e sgabelli presi «a prestito» da un locale. Due i ragazzi feriti (entrambi di Catanzaro, un 34enne a cui sono stati rotti il naso e la mascella e un 21enne in modo lieve) e quattro i «nazi» finiti in manette nel giro di mezz'ora. Sono tutti attivisti delle frange estreme ben noti alla Digos, alcuni hanno precedenti e uno è a processo per episodi analoghi. Tra gli arrestati c'è il bolognese Luigi Guerzoni, responsabile provinciale dei giovani di Forza Nuova di Bologna: il gruppo di «nazi», era fuori proprio per festeggiare il suo 33° compleanno.
Oltre a Guerzoni (che ha una lunga lista di precedenti e nel 2002 era finito in carcere per un'aggressione analoga), gli arrestati sono Vincenzo Gerardi, Alessandro Malaguti e Xavier Gunther Latiano. Per loro si apriranno le porte del carcere con le accuse di lesioni gravi, minacce aggravate e porto abusivo di armi in concorso. Di sicuro verrà contestata l'aggravante del numero di persone e anche i futili motivi.
Il gruppo di ragazzi aggrediti era formato da sei o sette persone: un gruppo eterogeneo ma quasi tutti studenti fuorisede, tra cui ragazzi pugliesi, calabresi (come le due vittime di Catanzaro) e anche un bolognese. Tra loro non ci sono attivisti di sinistra: a fare irritare i nazi è stato il loro look, le code di cavallo, i capelli lunghi e soprattutto il bongo che avevano con loro, che durante l'aggressione è stato rotto.
Il ferito più grave, che ha riportato la rottura di naso e mascella, ha 34 anni ed è stato colpito dai nazi anche quando era già a terra: ricoverato all’Ospedale Maggiore, è poi stato trasferito al Bellaria. Oltre alla rottura di naso e mascella, ha riportato un trauma facciale con contusione a un occhio, l'estrazione di un molare e un trauma cranico non commotivo. L’altro ragazzo ferito ha 21 anni e ha avuto soltanto tre giorni di prognosi.
A dare l'allarme è stato il gruppo dei ragazzi aggrediti: subito dopo le botte, hanno fermato una volante della polizia che passava in zona. Immediate le ricerche: Latiano è stato fermato subito mentre era ancora vicino alle due torri, gli altri tre «nazi» sono stati fermati poco dopo in via Ugo Bassi. Gli arrestati (che sono stati riconosciuti dai ragazzi aggrediti nell'immediatezza) sono tutti noti alla Digos per il loro attivismo nelle frange di estrema destra. Malaguti (20 anni) e Latiano (25 anni), però, fino ad oggi erano incensurati. da unita.it

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