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Cristo si è fermato a Eboli come metafora del divario tra le due Italie. Una diversità ancora oggi segnata dalla barriera degli Alburni e dalla qualità dei servizi. A sud della cittadina salernitana, resa famosa dal libro di Levi, le lin
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Amareggiato, ma battagliero, Peppino Rizzo, maestro elementare in pensione, costretto su una sedia a rotelle, racconta il suo calvario. «Dovendo rientrare da Roma ad Accettura ho tentato inutilmente di prenotare sull’Eurostar 9363 una carrozza attrezzata per disabili, servizio di cui dispongono i treni in partenza dalla capitale verso il Nord. L’Eurostar, invece, ne è sprovvisto. Questo, naturalmente, si traduce anche in danno economico, se si pensa ai costi di un lungo viaggio in automobile e al numero di persone che bisogna impegnare per il trasporto di una persona in carrozzella. Si tratta di una palese violazione della legge 118/1971 sull’abbattimento delle barriere architettoniche e u n’autentica discriminazione fra cittadini disabili dello stesso Paese. Non capisco per quale ragione siamo tutti uguali nel pagamento delle tasse e diversi nei servizi. Noi meritiamo lo stesso servizio di pubblico trasporto di cui gode il Nord».(da gazzettadelmezzogiorno.it)