martedì 1 maggio 2012

BUON 1° MAGGIO MA NON A TUTTI...


Di nuovo Maggio, Di nuovo comincia. Come sempre dall'1. Il primo maggio. Data simbolo dal 1886. Una festa che arriva dagli Stati Uniti, ove, per la prima volta, fu conquistato il diritto alle otto ore di lavoro al giorno.
Perché sono necessarie le feste e le ferie? Perché nei secoli precedenti l'Umanità ha riconosciuto, finanche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo sancita dalle Nazioni Unite nel 1948, la necessità che le donne e gli uomini definissero le ore di lavoro nel giorno e nell'anno?
Lo hanno fatto tutte le religioni, in particolare le monoteiste che son divise sul giorno ma almeno un giorno della settimana è dedicato all'Uomo.
E, in questo che chiamiamo progresso, alcuni autodefinitisi “imprenditori” continuano a legare la “competitività” e la “produttività” alla disponibilità degli umani a rinunciare all'umanità. A diventare peggio di bestie da soma, a lavorare per ogni ora del giorno e della notte per aumentare la “produttività”. In una gara deficiente e deficitaria nella quale non si capisce più se bisogna lavorare per vivere o vivere per lavorare.
Che idiozia chiamare “efficiente” un mondo nel quale si produce moltissimo per produrre moltissimi rifiuti, che iattura chiamare moderno un mondo nel quale il centro della attenzione collettiva è l'impresa e non l'uomo, che ipocrisia andare dietro a funerali di imprenditori che non ce la fanno e si suicidano.
Non li credo i Professori che ci spiegano come salvare l'Italia uccidendo gli italiani, non li credo perché sono stati i maestri di chi questa Italia ha rovinato e, nel migliore dei casi, sono stati ignavi quando allievi asini la rovinavano.
Un operaio che con mille euro al mese porta avanti una famiglia è un economista che vale più di cento Monti e trecento Tremonti, e quanto senso morale e dello Stato vi è in quelle maestre e maestri di scuole elementari che provano ad insegnare ai bambini etica ed educazione. Certamente di più di un Ministro della Giustizia che, per professione, fa l'avvocato difensore dei più grandi imputati di corruzione che esistano in Italia. E quanto senso della misura in chi ha campi di carciofi o fave e comprende che i suoi braccianti hanno diritto a mangiarne una minestra. Certamente molto di più di un Ministro della Difesa che procede all'acquisto di aerei che non potranno mai volare perché non ce lo possiamo permettere.
Ecco perché il primo Maggio io faccio festa, per coloro che sono morti per questa festa e per spiegare a tutti che la festa è un diritto per i lavoratori e non un privilegio per gli sfruttatori, per ricordare a tutti che non è vero che tu, padrone, mi dai i soldi per campare ma, al contrario, sono io che con il mio lavoro ti faccio arricchire. Per un giorno ciascuno sia arbitro del proprio destino.
Con i piedi nel passato e lo sguardo nel futuro buon Primo Maggio a quasi tutti. Chi non lo ama non lo merita(di Pino De Luca)

Nessun commento: