Nelle strutture sanitarie pubbliche dei paesi poveri ci sono pochi medicinali. In quelle private, i farmaci ci sono ma a un prezzo proibitivo. Il gruppo Essential medicines and pharmaceutical policies dell'Oms ha esaminato l'accesso a 15 farmaci essenziali in 36 paesi a basso e medio reddito.
I medicinali presi in considerazione sono: antibiotici, antivirali, antidepressivi, e farmaci per l'asma, il diabete, l'ipertensione e la gastrite. Nel settore pubblico la disponibilità di questi farmaci oscilla tra il 29,4 per cento e il 54,4 per cento, spiegano i ricercatori su The Lancet. Spesso i pazienti sono obbligati a rivolgersi al privato, dove i medicinali hanno un prezzo 20 volte superiore alle medie internazionali per i farmaci di marca e dalle 9 alle 25 volte superiore per i farmaci generici. A incidere sul prezzo sono i passaggi della distribuzione, dal grossista al venditore, e le tasse.
Considerato che in questi paesi il 90 per cento della popolazione deve pagare di tasca propria le medicine, le terapie per malattie croniche e acute diventano inaccessibili. "Bisogna sviluppare delle strategie per allargare l'accesso a basso costo ai farmaci essenziali", commenta la rivista medica. Alcune strategie possibili: incoraggiare l'uso dei generici, abolire le tasse sui farmaci e controllare più spesso l'andamento dei prezzi delle medicine.(fonte the lancet)
domenica 28 dicembre 2008
Ingiustizie dal mondo:Farmaci per pochi
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