Primarie di Puglia
Domani la Puglia va alle primarie. Due concezioni della politica si confrontano. Francesco Boccia, Onorevole, sostenuto (?) dal PD e Nichi Vendola, Governatore uscente, le sigle a sostegno sono innumerevoli, spesso lillipuziane ma senza punto interrogativo.Arduo il compito di Boccia: ripristinare la democrazia stratificata, partiti, sindacati, organismi intermedi. La democrazia dell'ampia partecipazione. Normale, lenta, del fluire costante e silente dei processi, di progetti e previsioni a medio e lungo termine, macroeconomia, geopolitica, anche bizantinismi e congiure di palazzo. Il compito è arduo perché Boccia è stato presentato come candidato vincente in grado di ampliare la maggioranza e quindi, se vince le primarie, DEVE vincere anche le elezioni vere.
Arduo il compito di Vendola: è l'anti-Berlusconi, anzi l'alter-Berlusconi. Cinque anni di governo della Puglia alle spalle, ancora ricco di sogni. L'uomo della speranza della sinistra e della sua sconfitta più cocente. Il Cincinnato che può ridare fiato, forza e orgoglio a chi si è sentito offeso, umiliato e vilipeso, a volte più da alcuni dei sostenitori di Boccia che dall'azione della destra. Vendola può condurre alla riscossa o alla distruzione definitiva. Il suo compito è arduo perché per vincere le primarie deve dimostrare che può vincere anche le elezioni vere.
Paradossalmente chi sembra in vantaggio alle primarie pare in svantaggio alle elezioni reali.
Ma di paradossi ci nutriamo e nei paradossi ci avviluppiamo. Il popolo di Boccia e di Vendola sono, in gran parte, lo stesso popolo. Ci sono i tifosi, politicisti e istituzionalizzati quelli di Boccia, più alla mano e passionali i vendoliani, ma alla grossa la medesima pasta. Ceti sociali e individui di varia estrazione, spesso disincantati, con la paura che il “berlusconismo” di Berlusconi non passerà per almeno altri dieci anni, concedendo al “berlusconismo” che si portano dentro, di estrinsecarsi solo nella cordata di appartenenza, timidamente o senza pudore automagnificando se stessi.
Difficile quindi che Boccia si aggiudichi le primarie. La battaglia di Francesco è perduta in partenza, il PD non ha ancora una struttura capace di produrre passioni scevre da calcolo politico, Boccia è diventato faticosamente il candido del PD e ha avuto troppo poco tempo. Come in tutte le corti, ha nel suo partito il seme del tradimento, magari lo voteranno pure, ma ne vedo pochi a spendere un centilitro di sudore per sostenerlo. Però potrebbe contare sulla “personale” partecipazione alle primarie dei futuri alleati promessi (UDC e IDV) e quindi riaprire il gioco.
Credo che sarà difficile che Vendola possa ridiventare Governatore. Quando un uomo pieno di sogni si scontra con un uomo pieno di soldi, l'uomo dei sogni è destinato a soccombere. Vendola però è un eccellente suonatore di pungi, e se intona l'accordo giusto può accadere che i suoi sogni diventino quelli di una moltitudine, e quando un uomo pieno di soldi si scontra con un uomo pieno dei sogni di una moltitudine, è l'uomo pieno di soldi che sentirà il sapore acre della sconfitta.
Tutto è aperto quindi, con qualche tendenza indicativa. Una sola cosa è certa: guardando le mosse del PD pugliese sia dal punto di vista tattico che strategico, si può dire che non basta chiamarsi Massimo per essere il Migliore.
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