martedì 7 febbraio 2012

I professori ....

I professori non sono tutti uguali, lo credo anche io....





I professori non son tutti uguali

Dice la televisione che fa freddo, dicono i giornali che il paese è nella morsa del ghiaccio, dicono tutti che non è mai stato così freddo da dieci, venti, trentadue, cinquantasette, duemilaventiquattro, ecc. anni.
Si susseguono esperti che dopo aver a lungo meditato sulla domanda “che tempo farà” rispondono “perturbato” e grandi maghi della salute che declamano austeri: se fa freddo copritevi bene. I medesimi che a luglio ci raccomandano di non esporci al sole cocente e di non indossare piumini e sciarpe.
Di questo si pasce l'inutile mente di masse popolari sempre più ignorate e ignoranti, perpetuando la vecchia regola del popolo stupido governato da gente che capisce. Come Monti, Passera, Fornero e Cancellieri.
E tutti a seguire il pifferaio che racconta balle, a farsi incantare dalla “crisi del gas”, prodroma del prossimo “professore” che ci spiegherà che se avessimo i rigassificatori non avremmo problemi, che se non vuoi rimanere al buio e al freddo ti devi godere le centrali a olio combustibile e se vuoi la benzina per la tua grossa e grassa automobile devi pagarla più dell'amarone.
Inutile biasimare quel 90% della popolazione supposta senziente ma che vaga nell'ignoranza di andata o di ritorno, come buoi ciechi seguono chi li tira per il naso. Non capirebbe nemmanco la questione avendo bisogno di un lungo periodo di riconversione all'arte del pensare.
Ma davvero dobbiamo rassegnarci all'idea che tutti i “Professori” siano concordi con quelli che i tavoli televisivi ci rappresentano? Davvero le nuove aule di formazione e di informazione sono dirette da Vespa, Fazio, Formigli, Lerner o Santoro?
Latori di “contraddizioni in termini” visibili anche a chi ha frequentato il secondo liceo seppur con scarso profitto diventano evocatori di grandi verità.
Immaginate La Prof.ssa Fornero che pontifica sulla necessità di abbandonare il contratto di lavoro a posto fisso. O la sua collega Prefetto Cancellieri. Non nego che la loro idea non possa essere espressa, ma non sarebbe più convincente se invece di un contratto a tempo indeterminato avessero un incarico di consulenza? Immaginate solo la Prof.ssa Fornero con la partita Iva che, ogni mese, deve fare la fattura all'Università e attendere di essere reincaricata, pagarsi i contributi da sola e non avere le ferie e la malattia. E lo stesso dicasi per la Cancellieri. Prefetto co.co.co.
La coerenza signori, la coerenza è un valore, altrimenti la credibilità finisce presto. Il Prof. Monti ha una grande credibilità all'estero perché vende l'Italia, ma qui in Italia la sua credibilità comincia a scemare. Non ha spiegato Monti come ha scelto ministri e sottosegretari e soprattutto se il posto fisso è monotono perché te lo porti fino alla pensione, quanto sarà monotono il posto di Senatore a Vita? Dal quale non si va, pensi Professore, nemmeno in pensione.
Da una casa di periferia di un piccolo comune salentino, avulso dal freddo e dalla neve, nel quale occorre vestire a strati perché a mattina inoltrata la temperatura è bella alta, mi allungo verso la città della Lupa, ad incontrare in aule dalle cattedre scassate, gli infissi sgarrupati, banchi e sedie da riformatorio settecentesco, dei ragazzi che dovremo convincere a studiare perché un giorno, forse, possano essere “Professori” anche loro.
Certo, a tutti coloro che mi diranno che il padre è in cassa integrazione, la madre fa la parrucchiera a domicilio e similari, adesso potrò dire: beati loro, loro si che non si annoiano!!!
P.S. Mario Monti, per piacere, sia chiamato Presidente o Senatore. Io sono Professore e non appartengo alla medesima categoria. Perché il titolo di professore lo si guadagna sul campo, ogni giorno, quello di Senatore a Vita o Presidente è una nomina. Spero, forse inutilmente, che molti colleghi abbiano a pensarla nello stesso modo.(di Pino De Luca)

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