venerdì 10 luglio 2009

Tecnologia: Il trionfo del default

Una delle invenzioni più sottovalutate dei nostri tempi è il concetto di default. Il termine si è diffuso negli anni sessanta nel mondo dell’informatica e indica un’opzione che si attiva automaticamente in assenza di una scelta volontaria. Per esempio, alcuni programmi impostano di default la data indicando l’anno con due cifre invece di quattro.

Quando all’inizio i computer avevano molti difetti e si bloccavano spesso, il sistema si riavviava con le impostazioni di default. Era una scelta intelligente: se l’utente non decideva di modificarle, quelle impostazioni assicuravano il funzionamento del sistema.

Gli oggetti elettronici e i software erano venduti con le opzioni di default predefinite in modo da rispettare, per esempio, le norme nazionali (il voltaggio standard di un paese), le preferenze che era normale aspettarsi (niente sottotitoli nei film) o per assicurare un miglior funzionamento (controllo antivirus attivato).

Ora queste opzioni automatiche si trovano anche nelle automobili, nelle reti di comunicazione, nei telefoni, nelle carte di credito e in tutto ciò che può essere personalizzato. In pratica, qualsiasi cosa abbia un minimo d’intelligenza artificiale prevede delle opzioni di default.

Ma anche quando si progetta qualcosa partendo dal presupposto che chi la userà è un destrorso si fa una scelta di default. Lo stesso avviene quando la forma di un oggetto è studiata per le mani di un uomo. Le prime automobili, per esempio, erano pensate per essere guidate da un uomo.

Attitudini personali
Ogni progetto tiene conto del profilo dei potenziali acquirenti e dei loro bisogni. Più un progetto è complesso, più bisogna fare delle scelte. Se esaminiamo con attenzione un’infrastruttura tecnologica vedremo che l’insieme di queste scelte determina la progettazione.LEGGI TUTTO

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