sabato 29 agosto 2009

Cultura:"Cos'è la perdonanza celestiniana"

La 'Perdonanza Celestiniana' è un Giubileo che trova origine nel lontano 1294 e ha il suo culmine con il rito dell'apertura della Porta Santa della basilica di S.Maria di Collemaggio all'Aquila, rimasta intatta nonostante il terremoto dello scorso 6 aprile: l'indulgenza plenaria, la più antica della cristianità, emanata in quell'anno con una bolla di Papa Celestino V, potrà essere ottenuta dai fedeli entrando - "sinceramente pentiti e confessati" - proprio da quella porta, aperta solo per 24 ore tra la sera del 28 e quella del 29 di agosto.
Solitamente prima del rito religioso, la Bolla del Perdono universale del Pontefice, poi santificato, viene letta dal sindaco del capoluogo abruzzese, al termine di un corteo composto da centinaia di figuranti in costume d'epoca e da rappresentanti istituzionali: una delle caratteristiche di questo Giubileo sta nel fatto che è la Municipalità a indire la celebrazione della Perdonanza.
Questo perché Papa Celestino V, poco prima delle dimissioni (fatto pressoché unico nella Chiesa, avvenute appena quattro mesi dopo l'elezione), donò la Bolla alla città, affinché la custodisse. Il prezioso documento, restaurato per la prima volta nel 1997, era conservato nella stanza blindata della torre del palazzo comunale: dopo il terremoto è stato recuperato intatto ed è attualmente custodita nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito.
Prima del sisma la Bolla veniva fatta uscire solo ogni 28 agosto (l'indulgenza è infatti annuale) per essere portata a Collemaggio; veniva poi riconsegnata alla Municipalità il giorno successivo. L'edizione di quest'anno della Perdonanza, la 715/a, è particolare per la celebrazione degli 800 anni della nascita di papa Celestino V: per questo, quello del 2009 sarà un giubileo speciale. L'indulgenza plenaria concessa dalla Penitenziaria Apostolica, a nome di papa Benedetto XVI, potrà essere lucrata per un anno, dal 28 agosto 2009 al 29 agosto 2010.
La Perdonanza 2009 sarà inoltre caratterizzata dalla presenza, sul sagrato della basilica, dell'urna contenente le spoglie di san Celestino, recuperate dai Vigili del fuoco il giorno successivo al terremoto, sotto il cumulo di macerie della volta della basilica.(fonte LaStampa.it)

mercoledì 26 agosto 2009

Politica: Auto Blu e Utilizzo dei beni confiscati...

Auto blu in Provincia di Brindisi di Pino De Luca
Qualche mese fa abbiamo votato qui, in Provincia di Brindisi. Un esperimento politico si è detto. A me piace stare ai fatti, del resto se ne occupino cartomanti e aruspici.

Il Senatore Saccomanno, detto l'audace per la sua temerarietà nell'affrontare la battaglia politica, ha lasciato lo scranno di consigliere di opposizione alla Provincia. E che diamine, lui era candidato a Presidente, se non vince torna a fare il Senatore. Il candidato dell'IdV fa il Presidente del Consiglio Provinciale e il candidato delle Sinistre sinistrate non so bene cosa fa. Di certo la maggioranza può contare su una opposizione favorevole. Come in Parlamento.

Questo rende il Governo forte e rapido nel prendere decisioni.

L'Amministrazione neo eletta (al ballottaggio anche con il mio voto), Presidente Massimo Ferrarese, imprenditore prestato alla politica ha dichiarato la sua discontinuità. Comincia scegliendo gli assessori e mandandoli a ripetizione di alcuni professori appositamente fatti venire dalla Bocconi, università privata milanese che, per ragioni universalmente sottintese ma mai ben chiarite, dovrebbe esser garanzia di competenza.

L'idea che si condensa nella mente del cittadino-elettore è cercare di capire che criterio si è scelto per nominare gli assessori: forse capacità d'esser plasmati piuttosto che competenza. Ma, politicamente ci si domanda se la Giunta sia ancora un organo politico o semplicemente una sorta di staff tecnico aggiunto al personale amministrativo, per così dire, di ruolo.

Passo secondo. Nomina dello Staff del Presidente, insieme di persone con poteri (?) delegati che il Presidente nomina per essere coadiuvato nelle sue funzioni. Una legge bislacca prevede che lo Staff personale sia a carico della collettività. Ovviamente il Presidente si avvale di questa opportunità, poca discontinuità o, forse, discontinuità significa cambiare solo le persone.

Il passo terzo, il più visibile dal cittadino-elettore, è la decisione di innovare il parco-auto della Amministrazione acquisendo sei auto per gli assessori e una per il Presidente.

Auto prestigiose ovviamente. Premetto che la concezione “pauperistica” del Governo di una comunità è fuori dalla mia logica e, pertanto, sono assolutamente favorevole all'uso di simboli che tengano alto il prestigio e la considerazione del territorio governato dai rappresentanti democraticamente eletti.

E però io credo che una simile mobilitazione formativa e il desiderio di efficienza e visibilità potevano partorire qualcosa di più originale, più prestigioso, simbolicamente più condiviso e certamente molto meno costoso.LEGGI TUTTO

martedì 25 agosto 2009

Biologia:Perché ci si perde camminando in circolo

Finora si pensava che la deviazione dalla linea retta fosse dovuta alle leggere asimmetrie fra le gambe presenti in quasi tutte le persone, ma non è così...

Quando si percorre un territorio sconosciuto, il rischio di perdersi e di continuare a camminare in circolo è reale. Per quanto considerato quasi un luogo comune, tanto da essere sfruttato in innumerevoli film e racconti, la reale portata di questo fenomeno non era mai stata oggetto di uno studio sistematico fino a quello appena compiuto da un gruppo di ricercatori del Max Planck Institut per la cibernetica biologica a Tübingen.
Nello studio, pubblicato on line sul sito della rivista "Current Biology", i ricercatori hanno esaminato, grazie al sistema GPS, le traiettorie dei percorsi di persone che hanno camminato per diverse ore nel deserto del Sahara, in Tunisia, e nella foresta di Bienwald, in Germania, dimostrando che il fenomeno è decisamente reale. E' risultato in particolare che i partecipanti al test erano in grado di seguire un percorso lineare quando potevano osservare il sole o la luna, ma non appena questi sparivano dalla vista, magari per la presenza di nuvole, iniziavano senza accorgersene a camminare in cerchio.
"Una spiegazione di questo camminare in cerchio proposta in passato si basava sul fatto che la maggior parte delle persone ha una gamba leggermente più lunga o più robusta dell'altra, e questo avrebbe determinato un errore sistematico privilegiando una direzione. Per testare questa spiegazione abbiamo in primo luogo detto ai nostri soggetti di camminare in linea retta mentre erano bendati, eliminando quindi gli effetti della visione. La maggior parte delle persone camminava formando dei cerchi, a volte molto piccoli, con un diametro inferiore ai 20 metri", ha osservato Jan Souman, che con Marc Ernst ha diretto lo studio.
Questi cerchi non avevano tuttavia una direzione sistematica e le stesse persona a volte viravano verso destra e a volte verso sinistra. Non sono dunque asimmetrie nella forza o nella lunghezza delle gambe a determinare il percorso circolare, ma molto verosimilmente questo è dovuto a una crescente incertezza su nella determinazione della direzione corretta. "Col tempo piccoli errori casuali nei diversi segnali sensoriali che forniscono l'informazione sulla direzione di marcia si sommano, facendo percepire alla persona come diritta davanti a sé una direzione che invece diverge dalla direzione retta reale", osserva Souman.
"I risultati degli esperimenti mostrano che anche quando le persone sono convinte di camminare in linea retta, la loro percezione non è affidabile. Per procedere realmente in linea retta sono necessarie strategie cognitive addizionali. E' necessario ricorrere a indizi affidabili ricavati dall'ambiente, per esempio una torre o una montagna distante o la posizione del sole"
Ora Souman e collaboratori approfondiranno lo studio sfruttando una serie di strumentazioni di realtà virtuale, fra cui il sistema "Cyber-carpet", per far camminare i loro soggetti in foreste virtuali in cui sia possibile controllare e far variare le informazioni sensoriali che arrivano ai partecipanti, e capire quali siano quelle più rilevati per la deriva o meno del percorso.(da Le Scienze.it)

lunedì 17 agosto 2009

Curiosità: Modi di dire: "Avere la coda di paglia"


Un'antica favola narra che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una trappola; riuscì a fuggire, ma gran parte della coda rimase nella trappola. E’ noto che la bellezza delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pietà e le costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che riferì il fatto in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la cosa arrivò alle orecchie dei padroni dei pollai, i quali accesero un po' di fuoco davanti ad ogni stia. La volpe, per paura di bruciarsi la coda, evitò di avvicinarsi alle stie. Per tale motivo si dice che uno ha “la coda di paglia “quando ha commesso qualche malefatta ed ha paura di essere scoperto.



domenica 9 agosto 2009

Curiosità:Origine del battere il martello a fine sentenza

Secondo Stephen C. O’Neill, autore di un saggio sull’argomento, deriva dai rituali massonici. La massoneria si richiamava alla gilda medievale degli scalpellini, di cui, conseguentemente, adottò gli strumenti di lavoro per usi cerimoniali. In particolare, dato che il martelletto (gavel in inglese) era usato per sbozzare blocchi di pietra e incunearli dove necessario, esso passò a rappresentare il potere di dirigere e concludere un’impresa. Per questo motivo, durante le riunioni di una loggia, proprio la presenza di un martelletto simboleggiava l’autorità del maestro sull’adunanza. Molti massoni ed esponenti della Rivoluzione americana, come George Washington e Benjamin Franklin, adottarono quindi le procedure massoniche nelle riunioni dei ribelli e, una volta ottenuta l’indipendenza, anche negli organismi legislativi e giudiziari dei nuovi Stati.



giovedì 6 agosto 2009

Scienza: Il Peperoncino diventa piccante per difendersi dai parassiti


Sono i 'nemici' del peperoncino, per la precisione un fungo e un insetto, i responsabili del suo caratteristico gusto piccante. Lo rivela uno studio americano che spiega come i capsaicinoidi, cioe' le sostanze che conferiscono il gusto piccante, siano prodotti dalla pianta come meccanismo di difesa contro un fungo parassita, che mette a rischio i semi facendosi strada attraverso i buchi creati sulla buccia dagli insetti come gli afidi.(Fonte ansa)


Ed ora una ricetta semplice per preparare"
L'Olio Santo"
Ingredienti:
olio extra vergine d'oliva,
10-15 peperoncini

vasetto di vetro con coperchio

Preparazione
Lavare i peperoncini, eliminare il gambo, tagliarli molto fini e disporli, con tutti i loro semi interni, in un vasetto di vetro con coperchio. Aggiungere nel vasetto con i peperncini l'olio extra vergine d'oliva e chiuderlo.
Sistemarlo per almeno 20 giorni in un luogo buio e poi si può usare l'olio per condire delle fettine di pane tostato oppure usarlo per insaporire dei sughi e delle salse a base di pomodoro. Quando occorre si prelevano poche gocce con il cucchiaino e si condisce la pietanza.


lunedì 3 agosto 2009

Riflessioni di Agosto...


"Il caldo della madonna" di Pino De Luca

È il tre di agosto e nelle lande salentine, nel punto in cui si toccano le province di Brindisi, Lecce e Taranto, insomma il cuore del Grande Salento, si manifesta il famoso “caldo della madonna”. Già alle ore otto la gamma dei colori della campagna è semplici, netta, quasi violenta, nei contrasti a distanze miopi, si fa nebulosa e tremolante di Fata Morgana alzando lo sguardo verso l'orizzonte. Il cielo è bianco di sole e di acqua e le maglie, bagnate di sudore, si attaccano alla pelle.
È un frammento di antico che ritorna, con il sapore del movimento lento che si fa sopore, quasi impedito dall'aria densa e placida.
È tempo d'ozio e la mente scorre pagine di sogni realizzati e di sogni traditi, di speranze perdute e di speranze da sperare, di semi da seminare e di frutti da raccogliere. Il generale Tempo, l'invincibile, continua a caricare lo zaino che portiamo sulle spalle, che, insieme, ci incurva e ci rende orgogliosi. E tanta parte di quello zaino vorremmo depositarla, magari in qualche scaffale a vista e ben illuminato o in qualche scatolone in soffitta ben nascosto.
E ci proviamo anche. Con poco successo perché nella specie umana che popola l'italico suolo molti tendono a calpestarlo piuttosto che a muoversi lievi su di esso con il rispetto che si deve a chi ti ha dato la vita. Sfoglio pigramente le pagine dei giornali.
Trovo ulteriori conferme alla opinione che esprimo da molto tempo. Vi è un tentativo evidente di riscrivere la storia di questo Paese. Si è sempre fatto intendiamoci. La storia la scrivono sempre i vincitori. Ottaviano Augusto fece addirittura comporre un poema tanto bello quanto falso (l'Eneide) per inventarsi il titolo di Imperatore di origini splendide. Ma allora c'era Virgilio, oggi bisogna rivolgersi a Minzolini o a Belpietro.
E poi dicono che la specie umana evolve...
Ecco, ascoltare il Presidente Napolitano, verso la cui figura istituzionale mi pongo sull'attenti, classificare come “stagione di follia” quella del terrorismo rosso-nero mi fa venire un senso di angoscia e di nausea insieme.
Presidente carissimo, ma si rende conto che questa è una balla così grande che non ci credono nemmeno quelli che pensavano che il passante di Mestre era utile?
Il terrorismo Rosso-Nero in Italia ha avuto il compito, condiviso con le mafie, di svolgere il lavoro sporco che avrebbe condotto all'attuale assetto di potere. Altro che follia. Lucido disegno perseguito da “menti raffinatissime” che ha avuto manovali imbecilli ma anche ben ricompensati: tutti gli assassini e i loro complici sono a spasso per l'Italia, non ve ne è uno che lavori in fabbrica o nei campi ma scrivono, raccontano, tengono conferenze ospiti di Università e case “culturali” di dubbia fama. Il disegno continua e già intravedo i contorni finali: si tenderà presto a cercare un morto “condiviso” sul quale scaricare le colpe.
Esso dovrà essere “comunista” e “insospettabile”, oppure “socialista” e “radicale”. Purché con solidi agganci con i defunti KGB e Yasser Arafat. Una storia che faccia diventare eroi quelli che hanno sventato il complotto: la P2, Gladio, le mafie. Certo che sarà complicato trovare il modo di farci rientrare le vicende che riguardano Ali Agca, Emanuela Orlandi, l'avvocato Ambrosoli, Pio La Torre e il giudice Amato, e soprattutto Fausto e Iaio … vede Presidente, anche Lei, già importantissimo dirigente del PCI, mi fa riprendere in carico quanto io ho depositato su scaffali ben illuminati e a vista. Pensi che altri tengono le stesse cose in cantina o le hanno buttate nella spazzatura, per ricattare o per non farsi più ricattare.

Ci sono stati i fischi a Bondi, un semplicissimo atto dovuto che da qualche speranza per il futuro. Bondi a commemorare la Strage di Bologna, è come Giuda a commemorare la Passione di Cristo, con tutto il rispetto per Giuda. LEGGI TUTTO


domenica 2 agosto 2009

Agosto si muore di stragi:Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.

Le vittime

ANTONELLA CECI anni 19
ANGELA MARINO "23
LEO LUCA MARINO " 24
DOMENICA MARINO " 26
ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA " 57
VITO DIOMEDE FRESA " 62
CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA " 14

ANNA MARIA BOSIO IN MAURI " 28
CARLO MAURI " 32
LUCA MAURI " 6

ECKHARDT MADER " 14
MARGRET ROHRS IN MADER " 39
KAI MADER " 8

SONIA BURRI " 7
PATRIZIA MESSINEO " 18
SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA " 34
MANUELA GALLON " 11
NATALIA AGOSTINI IN GALLON " 40
MARINA ANTONELLA TROLESE " 16
ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE " 51

ROBERTO DE MARCHI " 21
ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI " 60
ELEONORA GERACI IN VACCARO " 46
VITTORIO VACCARO " 24
VELIA CARLI IN LAURO " 50
SALVATORE LAURO " 57

PAOLO ZECCHI " 23
VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI " 23

CATHERINE HELEN MITCHELL " 22
JOHN ANDREW KOLPINSKI " 22

ANGELA FRESU " 3
MARIA FRESU " 24
LOREDANA MOLINA IN SACRATI " 44
ANGELICA TARSI " 72
KATIA BERTASI " 34
MIRELLA FORNASARI " 36
EURIDIA BERGIANTI " 49
NILLA NATALI " 25
FRANCA DALL'OLIO " 20
RITA VERDE " 23
FLAVIA CASADEI " 18
GIUSEPPE PATRUNO " 18
ROSSELLA MARCEDDU " 19
DAVIDE CAPRIOLI " 20
VITO ALES " 20
IWAO SEKIGUCHI " 20
BRIGITTE DROUHARD " 21
ROBERTO PROCELLI " 21
MAURO ALGANON " 22
MARIA ANGELA MARANGON " 22
VERDIANA BIVONA " 22
FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ " 23
MAURO DI VITTORIO " 24
SERGIO SECCI " 24
ROBERTO GAIOLA " 25
ANGELO PRIORE " 26
ONOFRIO ZAPPALA' " 27
PIO CARMINE REMOLLINO " 31
GAETANO RODA " 31
ANTONINO DI PAOLA " 32
MIRCO CASTELLARO " 33
NAZZARENO BASSO " 33
VINCENZO PETTENI " 34
SALVATORE SEMINARA " 34
CARLA GOZZI " 36
UMBERTO LUGLI " 38
FAUSTO VENTURI " 38
ARGEO BONORA " 42
FRANCESCO BETTI " 44
MARIO SICA " 44
PIER FRANCESCO LAURENTI " 44
PAOLINO BIANCHI " 50
VINCENZINA SALA IN ZANETTI " 50
BERTA EBNER " 50
VINCENZO LANCONELLI " 51
LINA FERRETTI IN MANNOCCI " 53
ROMEO RUOZI " 54
AMORVENO MARZAGALLI " 54
ANTONIO FRANCESCO LASCALA " 56
ROSINA BARBARO IN MONTANI " 58
IRENE BRETON IN BOUDOUBAN " 61
PIETRO GALASSI " 66
LIDIA OLLA IN CARDILLO " 67
MARIA IDRIA AVATI " 80
ANTONIO MONTANARI " 86
"Agosto. Si muore di caldo e di sudore. Si muore ancora di guerra non certo d'amore, si muore di bombe, si muore di stragi più o meno di stato, si muore, si crolla, si esplode, si piange, si urla..."