L’espressione “La spada di Damocle “è usata spesso per indicare un pericolo incombente e/o inevitabile.In particolare si riferisce ad un racconto di Cicerone,secondo il quale Damocle,un cortigiano adulatore alla corte di del Tiranno Dionigi I di Siracusa afferma che il tiranno è una persona molto fortuna in quanto ha potere e autorità. Dionigi propone così a Damocle di scambiarsi per un giorno i ruoli in modo che potesse gustarsi anche lui il privilegio di tale fortuna.Damocle accetta.La sera durante un bacchetto,Damocle tocca con mano i piaceri dell’essere un uomo di potere,ma al termine del banchetto si accorge che sopra il suo capo pende una spada affilata trattenuta solo dal crine di cavallo.Dionigi aveva fatto predisporre la spada sul capo di Damocle in modo che capisse che la sua posizione di tiranno lo esponeva costantemente a grandi minacce per la sua incolumità.Damocle perde così ogni entusiasmo per il potere e il gusto per i cibi raffinati del banchetto e per la presenza di bellissime ragazze e chiede a Dionigi di terminare lo scambio perché non vuole essere più tanto “fortunato”.Questa metafora indica proprio l’insicurezza e le responsabilità di cului che ha un grande potere.
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