ROMA - Un blitz in Rai da parte di una trentina di giovani dell'estrema destra romana, alcuni con il viso coperto da passamontagna, e minacce ai cronisti di Chi l'ha visto. E' quanto accaduto a Roma, dopo la puntata di ieri sera della trasmissione di Rai tre, che ha mostrato un video degli scontri in occasione delle manifestazioni contro il decreto Gelmini.
ha scavalcato la scorsa notte i cancelli della sede Rai di via Teulada tentando un'irruzione per protestare contro la trasmissione televisiva 'Chi l'ha vistò e la sua conduttrice Federica Sciarelli.
Informati dalla guardia giurata che a quell'ora non c'era più nessuno, avrebbero desistito. Nella puntata di ieri sera erano andati in onda dei filmati che ricostruivano le fasi immediatamente precedenti l'aggressione di un gruppo di studenti dell'estrema destra ai danni di altri che manifestavano davanti al Senato contro il decreto Gelmini.
Attorno all'una e trenta della scorsa notte, secondo quanto si è appreso il gruppo, è riuscito ad entrare nel cortile della sede Rai non lontana dalla palazzina dove è in realtà la redazione di 'Chi l'ha visto'. Alcuni di loro avevano anche il volto coperto da passamontagna. Due dei giovani erano muniti di telecamere. Ad accorgersi dell'intrusione è stata una guardia giurata che ha avvicinato alcuni di loro ma è stato allontanato al grido di "lasciaci in pace dobbiamo protestare".
Nelle telefonate giunte in mattinata alla redazione di 'Chi l'ha vistò si minacciano gli autori del servizio. Fatte a nome di 'Forza Nuova', le telefonate, le cui registrazioni sono in mano alla digos di Roma, affermano "vi abbiamo identificato a voi ed ai vostri familiari". Gli inquirenti hanno anche acquisito le immagini riprese la scorsa notte dalle telecamere fisse della sede Rai di via Teulada che mostrano l'irruzione del gruppo.
CASA POUND: USO CRIMINALE SERVIZIO PUBBLICO - "E' stata effettuata una pacifica passeggiata negli studi Rai di via Teulada a Roma. Abbiamo voluto denunciare un uso strumentale e criminale del servizio pubblico: infatti nella puntata del 3 novembre della trasmissione "Chi l'ha visto?" sono state mostrate immagini di militanti del Blocco Studentesco, invitando i telespettatori a fornire informazioni e generalità di ragazzi che non sono né scomparsi né tanto meno sconosciuti". Lo afferma, in una nota, Casa Pound Italia.
"Infatti i ragazzi mostrati in trasmissione - si legge nella nota - sono già stati fermati ed identificati dalle forze dell'ordine in merito agli scontri seguiti all'aggressione subita dal Blocco Studentesco da parte dei Centri Sociali in piazza Navona il 29 ottobre scorso". "Nei fatti tramite una trasmissione del servizio pubblico - ha concluso Casa Pound Italia - si è voluto fornire a livello nazionale una vera e propria lista di proscrizione per invitare gli antifascisti più violenti a mettere in pratica la loro aspirazione più nota: 'uccidere un fascista non e' reatò".
SCIARELLI, MAI COINVOLTO IL PUBBLICO
La conduttrice di Chi l'ha visto Federica Sciarelli rivendica di "non aver mai coinvolto il pubblico. Non ho sollecitato i telespettatori a fornire alcuna indicazione. Mi sono solo limitata a dire 'guardate queste immagini', come del resto è documentato dalla registrazione della trasmissione". Come si può sentire anche riascoltando la registrazione del programma, la conduttrice ha spiegato che: della manifestazione a piazza Navona "ci sono altre immagini che sono state fatte vedere pochissimo, ci hanno chiesto di mandarle in onda e noi ve le facciano vedere. Sono immagini, devo dire, brutte, vediamole insieme al ralenti. Allora - ha aggiunto commentando il filmato - ci sono dei giovani, giovanissimi tra l'altro, li vedete in basso, proprio giovani, sicuramente non degli universitari, forse dei liceali e poi ci sono delle persone, li vedete, che stanno, proprio a calci, pugni, scudisciate che si fanno largo, sono ben visibili queste persone, questo è accaduto prima di quello che avete visto voi nei giornali e nelle televisioni, durante i telegiornali, degli scontri di piazza Navona. Guardate tra l'altro la faccia sgomenta e preoccupata dei ragazzi, sono dei ragazzini, sono veramente dei ragazzini che scappano, questi qui in basso, spaventatissimi da quello che sta succedendo".
In chiusura, la Sciarelli ha riportato la considerazione di Enzo Letizia, del sindacato della polizia, che "ha detto 'ma come mai gli ultra' di estrema destra non sono stati, insomma, attenzionati, come quelli di sinistra'. Vi abbiamo fatto vedere queste immagini - ha concluso - che sono non belle per una manifestazione che doveva essere pacifica, appunto".
PETRUCCIOLI A MARONI, FATTI GRAVI - Il presidente della Rai Claudio Petruccioli ha avuto un colloquio telefonico con il Ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso del quale ha sottolineato la gravità dell'accaduto e le preoccupazioni che l'episodio suscita. Le strutture dell'azienda - spiega ancora Viale Mazzini - sono inoltre in costante contatto con le autorità di Pubblica sicurezza a tutela dei lavoratori e degli impianti Rai.
RUFFINI, DA RAI NESSUNA LISTA PROSCRIZIONE - "Non ci sono parole per commentare quanto accaduto: chi parla di 'passeggiata' non ha il senso della misura e non conosce la differenza tra violenza e non-violenza". Lo afferma il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, in merito a quanto avvenuto ieri notte nel Centro di produzione Rai di Via Teulada. In riferimento a quanto mandato in onda ieri da 'Chi l'ha visto?' sui fatti di Piazza Navona, Ruffini chiarisce che "la trasmissione ha fatto un lavoro di ricostruzione giornalistica e non ha chiesto liste di proscrizione. 'Chi l'ha visto?' ha documentato con immagini quanto avvenuto". Il direttore di rete ribadisce che "Raitre crede nel dialogo e nella forza del lavoro giornalistico e non si riconosce in chi ci accusa di incitare la violenza: noi la violenza ieri notte l'abbiamo subita".
ORDINE LAZIO, EPISODIO INTOLLERANZA - "Un ennesimo episodio di intolleranza e di pura violenza ha investito la trasmissione 'Chi l'ha vistò condotta dalla collega Federica Sciarelli. Il comando, dopo aver fatto l'altra notte irruzione nei locali della trasmissione superando la vigilanza, ha continuato stamane minacciando telefonicamente i redattori i quali avevano la sola 'colpa' di aver fatto il loro lavoro con serietà e professionalità ". Lo dice il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio Bruno Tucci, che esprime "ai colleghi la sua piena solidarietà e si augura che l'autorità giudiziaria, in collaborazione con le forze dell'ordine, possano fare piena luce sull'accaduto, identificando i teppisti inchiodandoli alle loro precise responsabilità"(fonte Ansa)
L'irruzione nella sede Rai di via Teulada ha mobilitato i vertici della Rai: il presidente Claudio Petruccioli ha telefonato preoccupato al ministro dell'Interno mentre Sandro Curzi, ex direttore TG3, oggi consigliere d'amministrazione della Rai, è convinto che il "blitz in via Teulada di fatto rivendica la legittimità dell'azione squadristica di piazza Navona contro la pacifica manifestazione di protesta degli studenti".(da repubblica.it)
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