“Mi piage la basta gol sugo e le borbette, bbuono, però non mansgio la mussarella”. “Devo gombrare i belati”. “Oggi piùbe, mannagghia!”. Molti anni fa queste frasi avrebbero certamente trovato spazio in una campagna pubblicitaria della più nota compagnia aerea tedesca, accompagnati dalla didascalia “Dichiarazione autentica di un passeggero”. Oggi, invece, fanno parte della quotidianità di questa misera, triste, sfiancata e moribonda città di provincia perché è il linguaggio dei ragazzi africani, ospiti più o meno graditi, insieme con gli altri, di questa nostra comunità sempre in bilico tra ciò che vorrebbe essere e quello che si è costretti ad essere, ormai stanca di combattere battaglie che non vinceranno mai.
In quanti ci siamo accorti che da qualche anno abbiamo l’esodo dei ragazzi brindisini che vanno a lavorare fuori? Si chiama “emigrazione”.Leggi Tutto
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