sabato 21 febbraio 2009
Scienza:Le bugie hanno la «voce lenta»
TANTI PINOCCHI - Secondo gli esperti la media delle persone dice tre bugie ogni dieci minuti. Per non parlare delle verità romanzate, delle omissioni o semplicemente delle esagerazioni. Ma come scovare i mendaci? Il metodo infallibile non esiste, altrimenti non ci sarebbero errori giudiziari. Ma in molti Paesi la giustizia è abituata a fare ricorso ad apparecchi in grado di registrare le risposte fisiologiche delle persone durante un interrogatorio, come il famoso poligrafo.
METODO TARA - Un ricercatore inglese ora propone un detector che, grazie a un algoritmo, può registrare i tempi esatti di risposta ad alcune domande prestabilite e risalire, osservando i tempi di latenza, a coloro che mentono. Aiden Gregg, psicologo della Southampton University, ha progettato infatti il Tara, il cui acronimo sta per The timed antagonistic response alethiometer test, che si basa su una semplice premessa: mentire richiede un tempo di elaborazione cognitiva e di attenzione superiori rispetto a chi sceglie la via della verità. Insomma, se non altro per farsi venire in mente una frase veritiera e stabilire i dettagli della propria bugia occorre qualche energia e qualche secondo in più. Salvo che non si tratti di menzogne premeditate, poiché in tal caso i bugiardi potrebbero risultare ancor più pronti nelle proprie risposte.
ESPERIMENTO – Anziché misurare la pressione sanguigna, il battito cardiaco o la respirazione, come fanno altre macchine della verità, il detector di Mr Gregg si basa sul fatto che una persona sincera impiega circa 1,2 secondi a rispondere a una domanda generica, contro gli 1,8 secondi di chi deve invece inventarsi una bugia. Gregg ha fatto un esperimento su un campione di volontari, alla metà dei quali è stato chiesto di mentire, mentre all'altra metà è stato chiesto di rispondere sinceramente.(di Emanuela di Pasqua,corriere della sera.it)
martedì 17 febbraio 2009
Disabilità e Diritti:"Agevolazioni sull’energia elettrica: come fare"
La compensazione tariffaria è prevista per due categorie di utenti: per i clienti domestici in condizioni di disagio economico e per quelli in stato di disagio fisico, ovvero che usano apparecchiature salvavita.
Le due agevolazioni sono cumulabili e retroattive al 2008.
A quanto ammonta l’agevolazione
Per l’anno 2008, per le situazioni di disagio economico, il valore del bonus sarà differenziato a seconda del numero di componenti della famiglia anagrafica: 60 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone, 78 euro/anno per un nucleo di 3-4 persone, 135 euro/anno per un nucleo familiare con più di quattro persone.
Il bonus da riconoscere ai clienti che utilizzano apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita del paziente è di 150 euro/anno.
Con deliberazione 19 dicembre 2008 ARG/elt 191/08, l’Autorità ha aggiornato l’importo del bonus per l’anno 2009. Per le situazioni di disagio economico, il valore del bonus sarà di 58 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone, 75 euro/anno per un nucleo di 3-4 persone, 130 euro/anno per un nucleo familiare con più di quattro persone.LEGGI TUTTO
domenica 15 febbraio 2009
Sentimenti:"il dolore del silenzio"
non capirà mai il dolore del silenzio..."
-Papaverorosso-
sabato 14 febbraio 2009
Le regole del dittatore di Binyavanga Wainaina(*)
Molti autori si arricchiscono scrivendo stupidi manuali di self help. Chissà se esiste anche un libro tipo Il segreto, scritto solo per i presidenti africani. O i nostri presidenti sono autodidatti e, come tanti africani, sono convinti di poter conquistare il potere facendo un patto con il diavolo e uccidendo il figlio nel cuore della notte?
Io penso che anche loro, come noi, imparino molte cose dai giornali, e che oggi in qualche parte del continente un subdolo dittatore stia guardando Mugabe e si stia fregando le mani. Forse sta anche leggendo quest'articolo e dopo se lo metterà in tasca. E allora voglio dargli qualche consiglio.
Regola numero 1. Cerca di essere l'uomo più ricco del tuo paese (come Daniel arap Moi in Kenya e Robert Mugabe in Zimbabwe). Se sei un dittatore di seconda generazione non è difficile, basta ricattare quello che è venuto prima di te. Se il tuo paese è un produttore di petrolio, è ancora più facile (Nigeria, Angola, Ciad). Ricordati: gli appalti per la difesa sono anche più redditizi, quelli per stampare moneta sono i migliori. Se sei sudafricano, qualsiasi progetto che contenga l'espressione "aumentare il potere ai neri" andrà bene.
Regola numero 2. Raccogli tutti gli uomini più poveri, stupidi e violenti del tuo paese e falli diventare ricchi. Non dargli denaro, ma un posto in cui possano rubare. Gli stupidi non risparmiano.
Regola numero 3. Fa felice l'America o la Cina. Fa molto felici Israele e l'Arabia Saudita. Diventa musulmano come fece Idi Amin in Uganda. Vai a trovare Gheddafi, lui adora i leader africani (non si sa perché). Nomina la più importante top model del tuo paese ambasciatrice in Francia. Falle indossare la minigonna quando presenta le sue credenziali a Nicolas Sarkozy.
Regola numero 4. Sii molto gentile con il tuo esercito. E duro con la tua polizia.
Regola numero 5. Concedi a tutte le ong e a tutti i paesi donatori la possibilità di aiutare i contadini che muoiono di fame nelle tue campagne. Così i poveri voteranno per te perché hanno ricevuto gli aiuti alimentari (come accade in quasi tutti i paesi africani).
Regola numero 6. Mantieni i tuoi cittadini ignoranti e improduttivi. Per la loro sopravvivenza vedi regola numero 5.
Regola numero 7. Cerca di diventare anche un leader tribale (come Jomo Kenyatta e Moi in Kenya o Jacob Zuma in Sudafrica). Incontra i personaggi più importanti della tua tribù ogni mese e ricordagli che le altre tribù vi uccideranno tutti se abbandonerete il potere (come Moi). La voce si diffonderà e quando scoppierà il casino i vostri uomini impugneranno il machete. In Africa, "tribù" significa tutti quelli che parlano la tua lingua e a cui dai regolarmente soldi e posti di lavoro nell'amministrazione pubblica. Proprio come facevano i colonialisti.
Regola numero 8. Se non puoi annientarli, infiltrati in tutti i sindacati e le organizzazioni della società civile formati da africani istruiti. Dai contadini ai genitori, dagli insegnanti ai gruppi religiosi… Questi ultimi sono molto pericolosi, soprattutto i cattolici, perché devono rendere conto al loro dittatore in Vaticano, che è più ricco di te. Devi fare in modo che la società civile non riesca ad agire. Se i tuoi cittadini non possono organizzarsi intorno a questioni come il lavoro o l'istruzione, dovranno farlo intorno alla tribù. E i tuoi ministri controlleranno le loro tribù come fai tu, perché sono più ricchi di tutti.
Regola numero 9. Riconosci tutte le organizzazioni della società civile che hanno un numero di sostenitori irrilevante. Così potrai dire che accetti qualsiasi critica, tanto nessuno li starà a sentire. Dovranno rendere conto solo al loro finanziatore, che vive in Danimarca e manda gli aiuti alimentari di cui hai bisogno per essere eletto.
Regola numero 10. Avere una stampa libera è importante. Ma compra una quota di tutti i principali mezzi d'informazione e assicurati che critichino chiunque tranne te. Paga di nascosto qualche blogger per fargli scrivere, per esempio, che la tua politica economica è keynesiana, e impedirgli di dire che sei "un corrotto signore della guerra zulu".
Regola numero 11. Non mandare in Svizzera tutti i soldi che rubi e non darli a tua moglie. Compra buoni del tesoro americani e nascondili nella biblioteca dei tuoi figli (tanto non la useranno, papà è ricco). Non fare transazioni a nome di tua moglie. Né dei tuoi figli. Compra e vendi in euro e diamanti.
Regola numero 12. Sii gentile con gli altri dittatori del mondo, un giorno potresti aver bisogno della loro ospitalità. Partecipa a tutte le assemblee dell'Unione africana e porta dei regali. L'Unione africana è la migliore amica dei dittatori (come Idi Amin). Per quanto riguarda i regali ai tuoi colleghi, i contanti vanno bene, l'oro è meglio e i buoni del tesoro sono l'ideale. Niente prodotti artigianali del tuo paese.
Se tutti questi trucchi non funzionano e ti ritrovi nel palazzo presidenziale circondato da cittadini furiosi, assicurati di avere un fuoristrada blindato in garage (come Raila Odinga in Kenya). Adesso in America costano poco. Così potrai scappare e andare in Somalia e diventare un pirata. Si guadagna bene. (fonte Internazionale.it)
(*)Binyavanga Wainaina,è uno scrittore e giornalista keniano che scrive per il giornale sudafricano Mail & Guardian. Ha vinto il Caine prize for African writing.
martedì 10 febbraio 2009
Microbiologia:"Allarme Resistenza"
Nel 2008 sono stati usati negli Stati Uniti circa 23 milioni di chili di antibiotici. Il 70 per cento è stato impiegato nella produzione alimentare, dagli allevamenti ai processi di sterilizzazione. "Stiamo marinando il mondo negli antibiotici", avverte American Scientist.
La presenza di tanti batteri resistenti non dovrebbe stupirci: l'uso indiscriminato degli antibiotici rischia di innescare modificazioni genetiche in grado di rafforzarli e di aumentare la loro virulenza. Si è scoperto inoltre che i batteri sono potenzialmente dotati di un "resistoma ambientale": una serie di meccanismi di resistenza che forniscono al batterio un arsenale di difese contro tutti gli antibiotici.
Questi geni di resistenza sono confezionati in pacchetti mobili che possono essere scambiati dai batteri o presi direttamente dall'ambiente. Le autorità politiche, economiche e sanitarie sono preoccupate dall'eccessivo uso dei farmaci e chiedono una netta diminuzione dei consumi. "Si può continuare ad agire come facciamo oggi, sperando di sviluppare nuovi antibiotici per contrastare patogeni sempre più aggressivi, oppure si può cominciare a prestare attenzione a quello che il mondo microbiologico ha da insegnarci".(da American Scientist,fonte Internazionale)
sabato 7 febbraio 2009
Riflessioni: "Il corpo e l'anima" di Pino De Luca
E perché?
Se non morissi mai,
mi spieghi
dove metteremmo
tutti i bimbi?
Prega di morire bene.
mercoledì 4 febbraio 2009
Disabilità e Diritti:"Bonus straordinario: nuova circolare dell’Agenzia delle entrate
Nei giorni scorsi, in un’audizione alla Camera, su interrogazione parlamentare, il Governo ha rassicurato circa la soluzione imminente di alcune sperequazioni relative all’erogazione del bonus per le famiglie, con riferimento alle persone con disabilità.Avevamo segnalato tali disequità in una nota precedente. Fra tutte, quella più rilevante, riguardava la mancata concessione del bonus, nel caso ad essere disabile fosse il richiedente stesso. Il Ministro Tremonti aveva annunciato una specifica e risolutiva Circolare dell’Agenzia delle entrate che, in effetti, è stata pubblicata ieri. Circolare 3 febbraio 2009, n. 2/E . La Circolare è tutt’altro che risolutiva e lascia esclusi molti Cittadini, pur disabili e pur in stato di bisogno.Presentiamo, quindi, di seguito condizioni, modalità ed esclusioni relative al bonus, alla luce delle novità contenute nella nuova Circolare.
Il “Bonus straordinario per famiglie, lavoratori pensionati e non autosufficienza” è stato introdotto dal Decreto-legge 185/2008, convertito dalla Legge 28 gennaio 2009, n. 2.
L’Agenzia nella Circolare n. 2/2009 chiarisce, implicitamente ed esplicitamente, alcuni dubbi interpretativi sorti dalla lettura della norma e corregge le istruzioni impartite nel precedente Provvedimento del 5 dicembre 2008.
Componente con handicap
L’aspetto più rilevante riguarda i nuclei familiari in cui sia presente un “componente portatore di handicap”. Come noto il Decreto-legge 185/2008 prevede che, in questi casi, il bonus straordinario sia pari a 1000 euro e che il limite reddituale complessivo del nucleo sia elevato a 35.000 euro.
La Circolare precisa cosa significhi “componente portare con handicap”. Precedentemente si faceva riferimento al solo figlio con handicap, ora “Il riferimento generico ai “componenti” del nucleo familiare porta a ritenere che la norma in esame sia applicabile in tutti i casi in cui nel nucleo familiare sia presente il coniuge, un figlio o altro familiare del richiedente, portatori di handicap ai sensi dell’articolo 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, per i quali ricorre la condizione di persona fiscalmente a carico ai sensi dell’articolo 12 del Tuir.”
Quindi, il bonus – in presenza di un reddito massimo di 35.000 euro, è concesso anche nel caso il “componente con handicap” sia un familiare a carico fiscale diverso dal figlio.
La nuova definizione non comprende comunque il richiedente. Se il richiedente è persona con handicap – secondo l’Agenzia delle entrate – non va considerato ai fini del calcolo dei limiti di reddito.
Quale handicap?
Altro aspetto: quale grado di handicap va considerato? La Circolare si riferisce genericamente all’articolo 3 della Legge 104/1992, quindi senza precisare se debba esservi la connotazione di gravità. Tuttavia nelle istruzioni alla compilazione dei moduli di richiesta, l’Agenzia precisa che ci si riferisce all’art. 3 comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, cioè all’handicap con connotazione di gravità.LEGGI TUTTO
lunedì 2 febbraio 2009
Mondo: Somalia,eletto premier islamico
Il leader islamico moderato Sheikh Sharif Ahmed è stato eletto presidente della Somalia dal parlamento con sede a Gibuti. "Governeremo il popolo somalo con onestà e giustizia e gli restituiremo i suoi diritti", ha dichiarato al parlamento il nuovo presidente. Sheikh Sharif inoltre ha definito i combattimenti per imporre una rigida legge islamica nel paese una scorretta interpretazione della religione. Ahmed ha sconfitto al ballottaggio Maslah Mohamed Siad, figlio dell'ex dittatore Mohamed Siad Barre.(fonte internazionale)daMAIL & GUARDIAN, Sudafrica